Il 5 luglio 1852, Frederick Douglass tenne un discorso chiave durante una celebrazione del Giorno dell’Indipendenza e chiese: “Cosa per lo Schiavo è il quarto di luglio? Douglass era un potente oratore, che spesso viaggiava sei mesi all’anno per tenere conferenze sull’abolizione., Il suo discorso è stato pronunciato in occasione di un evento che commemora la firma della Dichiarazione di Indipendenza, tenutosi a Corinthian Hall a Rochester, New York. E ‘ stato un discorso graffiante in cui Douglass ha dichiarato, “Questo quarto di luglio è tuo, non mio, Si può gioire, devo piangere.”
Nel suo discorso, Douglass ha riconosciuto i Padri fondatori dell’America, gli architetti della Dichiarazione di Indipendenza, per il loro impegno per”la vita, la libertà e la ricerca della felicità”:
” Concittadini, non voglio rispetto per i padri di questa repubblica., I firmatari della Dichiarazione di Indipendenza erano uomini coraggiosi. Erano anche grandi uomini, abbastanza grandi da dare cornice a una grande età. Non capita spesso a una nazione di sollevare, in una sola volta, un tale numero di uomini veramente grandi. Il punto da cui sono costretto a vederli non è, certamente, il più favorevole; eppure non posso contemplare le loro grandi opere con meno di ammirazione. Erano statisti, patrioti ed eroi, e per il bene che hanno fatto, e per i principi che hanno conteso, mi unirò a voi per onorare la loro memoria….,
Douglass afferma che i fondatori della nazione sono grandi uomini per i loro ideali di libertà, ma così facendo porta consapevolezza dell’ipocrisia dei loro ideali con l’esistenza della schiavitù sul suolo americano. Douglass continua a interrogare il significato della Dichiarazione di Indipendenza, agli afroamericani schiavizzati che vivono gravi disuguaglianze e ingiustizie:
“Fellow Concittadini, perdonami, permettimi di chiedere, perché sono chiamato a parlare qui oggi? Cosa c’entro io, o coloro che rappresento, con la vostra indipendenza nazionale?, I grandi principi della libertà politica e della giustizia naturale, incarnati in quella Dichiarazione di Indipendenza, sono estesi a noi? e sono dunque chiamato a portare la nostra umile offerta all’altare nazionale, e a confessare i benefici ed esprimere devota gratitudine per le benedizioni che derivano dalla vostra indipendenza verso di noi?”
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