Il materiale esistente più riconoscibile da utilizzare per un’improvvisazione è una melodia. Una melodia può essere utilizzata in molti modi, ma la più ovvia è la tecnica chiamata ‘variazione’. La melodia è spesso mantenuto lo stesso, ma in più, note più veloci, vengono aggiunti tra le note melodiche originali. Come un ponte, puoi aggiungere più pilastri, ornamenti, luci, ma il ponte stesso rimane la stessa struttura stabile.,
Qui sotto puoi ascoltare “Wat zal men op den avond doen”di Jacob van Eyck. Prima viene suonata la melodia. Dalle 00: 38 appare la prima ‘variazione’. Alle 01: 12 viene avviata la seconda variazione o modo.
Una piccola spiegazione di ciò che accade. Queste sono le prime tre note della melodia originale:
http://www.thescrollensemble.com/wp-content/uploads/2016/10/eyck_example-een.wav
In una variazione, perché non cambiare il ritmo? Invece di dire bambino una volta, dirlo due volte nella stessa quantità di tempo (un dispositivo ben noto nella musica pop).,
http://www.thescrollensemble.com/wp-content/uploads/2016/10/eyck_example-twee.wav
Forse sembra un po ‘ noioso. Jacob van Eyck ha quindi deciso di cambiare il suono delle note aggiunte: aggiunge due note più basse invece delle stesse una volta. Queste note più basse sono raccolte in modo tale da rendere il suono della nota originale ancora più bello, più pieno.
http://www.thescrollensemble.com/wp-content/uploads/2016/10/eyck_example-drie.wav
Insieme formano un accordo, come se la melodia non fosse più una sola persona, ma poche persone che suonano insieme., Nelle variazioni successive questo porta alla sensazione che si formi un accordo totale, come se fosse suonato su un pianoforte o una chitarra. Tutte insieme le note suonerebbero così:
http://www.thescrollensemble.com/wp-content/uploads/2016/10/eyck_example-vier-akkoorden.wav
Ma nella versione ‘rotta’ di Van Eyck suona così:
http://www.thescrollensemble.com/wp-content/uploads/2016/10/eyck_example-vijf-akkoord-gebroken.wav
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