Frattura del pene

postato in: Articles | 0

Studi di immaginiedit

L’esame ecografico è in grado di rappresentare lo strappo di tunica albuginea nella maggior parte dei casi (come discontinuità ipoecogena nella tunica normalmente ecogenica). In uno studio su 25 pazienti, Zare Mehrjardi et al. ha concluso che l’ecografia non è in grado di trovare la lacrima proprio quando si trova alla base del pene. Nel loro studio la risonanza magnetica (MRI) ha diagnosticato accuratamente tutte le lacrime (come discontinuità nella tunica del segnale normalmente bassa su entrambe le sequenze ponderate T1 e T2)., Hanno concluso che l’ecografia dovrebbe essere considerata come il metodo di imaging iniziale e la risonanza magnetica può essere utile nei casi in cui l’ecografia non descriva alcuna lacrima, ma i sospetti clinici per la frattura sono ancora elevati. Nello stesso studio, gli autori hanno studiato l’accuratezza degli ultrasuoni e della risonanza magnetica per determinare la posizione dello strappo (mappatura della frattura) al fine di eseguire una riparazione chirurgica su misura. La risonanza magnetica è stata più accurata degli ultrasuoni per questo scopo, ma la mappatura degli ultrasuoni è stata ben correlata con i risultati chirurgici nei casi in cui la lacrima è stata chiaramente visualizzata all’esame ecografico., Il vantaggio degli ultrasuoni nella diagnosi di frattura del pene non ha rivali quando si considera la sua natura non invasiva, economica e non ionizzante.

Il trauma del pene può derivare da una lesione smussata o penetrante, quest’ultima raramente studiata con metodi di imaging, che richiedono quasi sempre un’esplorazione chirurgica immediata. Nel pene eretto, il trauma deriva dallo stiramento e dal restringimento della tunica albuginea, che può subire la rottura segmentale di uno o entrambi i corpi cavernosi, costituendo una frattura del pene.,

Nell’esame ecografico, una lesione della tunica albuginea si presenta come interruzione (perdita di continuità) della linea ecoica che la rappresenta (Figura 4). Ematomi piccoli, moderati o ampi dimostrano l’entità di tale discontinuità. Ematomi intracavernosi, a volte senza la presenza di una frattura tunica albuginea, possono essere osservati quando vi è una lesione della muscolatura liscia delle trabecole che circondano gli spazi sinusoidali o il plesso venulare subtunicale.,

  • Figura 4 A: Ecografia del pene, vista laterale destra. Sezione longitudinale che mostra la rottura della tunica albuginea con un ematoma adiacente di 1,92 cm (tra le pinze), a causa di un trauma.

  • B: Assiale T2 ponderata turbo spin-echo risonanza magnetica scansione che mostra discontinuità sul lato sinistro della tunica albuginea (freccia), secondaria alla frattura.,

Nel 10-15% dei traumi del pene, può esserci una lesione uretrale di accompagnamento. Quando si osserva sangue nel meato uretrale, è necessaria una valutazione migliorata del contrasto dell’uretra. Nei casi in cui i risultati degli ultrasuoni non sono conclusivi, l’uso della risonanza magnetica può facilitare la diagnosi ed è raccomandato da vari autori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *