Primavera (Italiano)

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Questo dipinto, solitamente conosciuto come la Primavera, mostra nove figure della mitologia classica che avanzano su un prato fiorito in un boschetto di alberi di arancio e alloro. In primo piano, a destra, Zefiro abbraccia una ninfa di nome Chloris prima di prenderla; viene poi ritratta dopo la sua trasformazione in Flora, la dea della primavera. Il centro del dipinto è dominato dalla dea dell’amore e della bellezza, Venere, castamente vestita e leggermente arretrata dagli altri, e da un Cupido bendato, che spara la sua freccia d’amore.,

A sinistra, le tre Grazie, dee minori con virtù simili a quelle di Venere, sono mostrate danzare in cerchio. La composizione è chiusa da Mercurio, messaggero degli Dei, riconoscibile dal suo elmo e dai sandali alati, mentre tocca una nuvola con il suo bastone.

Anche se il significato complesso della composizione rimane un mistero, il dipinto è una celebrazione di amore, pace e prosperità. Il colore scuro della vegetazione è in parte dovuto al processo di invecchiamento del pigmento originario, ma è alleggerito dall’abbondanza di frutti e fiori., Sono state identificate almeno 138 specie di piante diverse, tutte accuratamente ritratte da Botticelli, forse utilizzando erbari. L’attenzione per i dettagli conferma l’impegno dell’artista per questo pezzo, che è evidente anche nella pura abilità con cui la vernice è stata applicata.

È dipinta su un supporto in legno di pioppo e verso la fine del xv secolo si trovava nella casa di via Larga (l’odierna via Cavour) appartenuta agli eredi di Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino di Lorenzo il Magnifico., Era appeso sopra un lettuccio, una sorta di cassa con schienale che era spesso tra i mobili delle case nobiliari rinascimentali. Fu poi trasferita nella Villa di Castello, dove Giorgio Vasari (1550) la descrive insieme alla Nascita di Venere .

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